INFORMAZIONE + PARTECIPAZIONE = POTERE

sabato 3 ottobre 2009

Da dove nasce Spazi Franchi[n]? parte 1


Tre anni fa nacque Luoghi Comuni con l'intento di creare momenti e spazi sociali sfruttando quei luoghi e mezzi, che troppo spesso sono deserti o sono chiusi in qualche sgabuzzino in una polverosa attesa di essere utilizzati.

Quella di Luoghi Comuni era ed è un'assunzione di responsabilità rispetto alla società.

Un impianto audio in disuso o una stanza del comune vuota sono senz'ombra di dubbio uno spreco!
E' però compito dei cittadini prodigarsi per utilizzare queste possibilità quando esistono.

Questo è uno dei motivi che ha fatto nascere Luoghi Comuni: cogliere gli strumenti e i mezzi offerti dalle amministrazioni pubbliche per partecipare attivamente alla vita della società.

Con e per la stessa motivazione è vemuto alla luce Spazi Franchi[n], un progetto di rilettura (a partire dal nome) di un luogo, Villa Franchin, che non è riuscito ad imporsi quale perno e centro della vita giovanile del nostro territorio, nonostante ne avesse tutte le possibilità.

C'era, c'è e sempre ci sarà bisogno di spazi e luoghi di ritrovo ed aggregazione da parte dei giovani, alternativi a bar, discoteche e club, nei quali il maggiore fattore aggregante è l'alcool, per non parlare dell'intrattenimento televisivo e del computer e dell'assurda atomizzazione che causano (ognuno chiuso in casa a guardare tutti la stessa trasmissione).
Servono luoghi in cui potersi ritrovare e confrontare con stimoli sociali, culturali e artistici; che siano partecipati e nei quali ci si possa sentire a casa, che possano catalizzare ed essere humus fertile per far nascere quel senso di comunità che troppo spesso langue nelle spaesanti e spersonalizzanti città odierne.

Questo è quello che si propone di diventare Spazi Franchi[n] attraverso una ricca programmazione di attività che spazierà da concerti, microfoni aperti e reading a proiezioni, seminari monoporzione, mostre, tornei di giochi in scatol,a senza trascurare qualche laboratorio; Siamo però consci che la cosa importante sarà il clima caloroso e partecipato che avranno gli spazi.

Anche per questo si accettano già proposte per collaborazioni, serate, laboratori e concerti...
(scrivere a associazioneluoghicomuni@gmail.com )

Paolo Ticozzi
fondatore di Luoghi Comuni

giovedì 1 ottobre 2009

mio articolo su Spazi Franchi[n] per L'Alternatore


Disponibile qui l'articolo che ho scritto nel numero di settembre dell'Alternatore per promuovere Spazi Franchi[n] e lanciare la sua inaugurazione!

Come cos'è? spazi Franchi[n]?
http://lalternatore.forumcommunity.net/?t=31704463

PartecipAttivi, articolo per la rivista di VivaCittà

vi metto qui un'articolo in anteprima che apparirà sulla prima rivista di VivaCittà a proposito del progetto PartecipAttivi che Luoghi Comuni realizzerà nelle scuole!
vi lascio all'articolo


PartecipAttivi
un progetto di partecipazione e associazionismo nelle scuole di VivaCittà e Luoghi Comuni

“I ragazzi sono buoni a nulla, sono bamboccioni, non sanno muoversi nella società, tantomeno vi partecipano, figurarsi poi se hanno una minima progettualità!”
Se in parte può essere vero quanto si è provocatoriamente affermato qui sopra, personalmente penso che la società debba fare un po' di autocritica verso se stessa, perchè probabilmente parte della colpa di questa situazione è anche della sua.
Non voglio dunque soffermarmi sulla complessa questione dell'odierna condizione giovanile, con tutte le problematiche e le riflessioni del caso che si porta dietro, piuttosto intendo concentrarmi su cosa già fa la società, ma soprattutto cosa può fare per migliorare lo stato dell'arte. La società e le istituzioni spesso provvedono e si prodigano ad erogare servizi e risorse al fine di fornire i mezzi e le risorse necessarie ai giovani per realizzare qualcosa, ma questo non basta: non basta promuovere un bando pubblico per attività giovanili rivolto ad associazioni e gruppi informali, se la maggior parte dei giovani ha soltanto una vaga idea di cosa sia un associazione (figurarsi fondarla e gestirla) e non sa nemmeno cosa voglia dire il temine tecnico gruppo informale (che null'altro vuol dire che un gruppo di persone non formalmente cotituite in associazione).
Penso ci sia una mancanza di formazione rivolta ai giovani su associazionismo e terzo settore, inoltre strumenti, mezzi, servizi e istituzioni preposte ad aiutare i giovani spesso esistono, ma il vero problema spesso è venirne in contatto, l'informazione e la conoscenza, in questo campo come altrove, giocano un ruolo fondamentale.
Da queste considerazioni nasce il progetto PartecipAttivi, che consta di due momenti: il primo più a carattere teorico/informativo, che sarà formato da lezioncine di un'ora in orario scolastico rivolte ad alcune classi del triennio su mezzi, strumenti e servizi a disposizione dei giovani che vogliano attivarsi; il secondo, che si svolgerà a Spazi Franchi[n] in villa Franchin, che sarà di natura più pratica, e al quale ci potranno aderire i ragazzi su base volontaria che saranno portati a realizzare un proprio progetto sarà organizzato in tre passi:
il primo passo sarà quello in cui i partecipanti saranno stimolati a riflettere su bisogni e necessità che avvertono e a mettere in comune le proprie capacità, il secondo passo sarà quello di delineare un progetto in base a quanto emerso in precedenza, l'ultimo passo sarà quello di realizzarlo avendo anche un piccolo budget a disposizione, in tutto questo cammino saranno seguiti, coordinati ed aiutati da alcuni di noi dell'associazione Luoghi Comuni che da anni ci occupiamo di associazionismo, partecipazione e progettualità.
PartecipAttivi vuole essere una scommessa sui giovani e giovanissimi, un momento di informazione e formazione pratica per dar loro le basi per partecipare attivamente alla vita pubblica, perché siamo convinti che i giovani d'oggi se opportunamente stimolati possano fornire un importante contributo alla nostra società.

Paolo Ticozzi
presidente dell'ass. Luoghi Comuni